Lecce ha una storia antichissima e deve la propria ricchezza non solo a preziosissimi beni architettonici e storici, ma anche alla sua cultura e alle sue tradizioni, che sono sopravvissute ai secoli.

I numerosi ritrovamenti attestano che il centro abitato di Lecce sorge su antiche rovine, risalenti all’età messapica. La denominazione della città, nel II secolo d.C., era Lupiae.

In epoca romana, e in particolare durante il regno dell’imperatore Adriano, Lecce ebbe una grande espansione architettonica. Fu proprio allora, infatti, che verranno edificate opere come il Teatro e l’Anfiteatro Romano, insieme a un’arteria stradale che avrebbe collegato Lecce con quella che è odiernamente è la Marina di San Cataldo. Ma sarà Marco Aurelio a conferire a Lecce un periodo fatto di benessere e di radiosità. Se si esclude una breve dominazione greca, Lecce venne posta sotto il controllo romano per un periodo davvero molto lungo, circa cinque secoli.

La fondazione della Contea di Lecce è da attribuire a Roberto il Guiscardo, che trasformò il capoluogo salentino in un vero e proprio punto di riferimento per la cultura cavalleresca. È invece a Tancredi, conte di Lecce e del Regno delle due Sicilie, che deve essere assegnato il merito di aver fattivamente ordinato l’edificazione della chiesa dedicata ai santi Niccolò e Cataldo, ancora oggi uno dei siti di origine medievale più importanti del Sud Italia. Successive all’egida dei Normanni furono le denominazioni degli Svevi, degli Angioini, dei Brienne e dei Del Balzo Orsini.

Oggi, il Rinascimento Salentino si può ancora toccare con mano, in emblemi come il Castello, le mura di cinta, un arco di trionfo e l’Ospedale dello Spirito Santo. L’era borbonica vide Lecce piazzarsi, dopo Napoli, nella prestigiosa schiera dei maggiori centri artistici e culturali. Grandiosi edifici, uniti a costruzioni monumentali di palese impronta barocca, arricchirono una città che, nonostante l’incedere del tempo, ha saputo calcare l’onda senza rimaner inglobata in sé stessa. Dalla Chiesa di Santa Teresa a quella di Santa Chiara, dal Palazzo dei Celestini fino ad arrivare a Piazza Duomo, vero cuore pulsante della città, Lecce è un turbinio di meraviglia, che attira magneticamente l’occhio dei visitatori. Il 1592 fu l’anno della realizzazione del Sedile, che si erge maestoso di fronte alla colonna di Sant’Oronzo, eretta circa un secolo più tardi.

Dopo l’Unità d’Italia, Lecce si sviluppò ancor di più, con un imponente piano di interventi volto alla fabbricazione di molteplici opere pubbliche. Nel 1927 la Provincia di Lecce si scisse da quella di Taranto e Brindisi. Un crescendo rossiniano, uno sviluppo incessante, mai domo, in linea con le epoche e con la laboriosità di un popolo, quello leccese, che ha reso la propria città uno dei fiori all’occhiello dell’intera Penisola.

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